Usa e Europa registrano dati preoccupanti su Covid e influenza: nelle prossime settimane potrebbero tornare le mascherine.
La minaccia dovuta al Covid e all’influenza potrebbe far tornare l’utilizzo delle mascherine. Ad essere preoccupati non solo gli esperti europei ma anche negli Stati Uniti, dove il tasso di contagio sembra aumentare spaventosamente di giorno in giorno. In Italia, anche Pregliasco aveva già avvertito la popolazione sulla necessità di proteggersi durante l’inverno.
L’andamento Covid
In primo luogo il Covid, con cui conviviamo da ormai tre anni, che in alcune città americane ha già toccato picchi molto preoccupanti. Soprattutto in California e a Los Angeles, gli esperti avvertono di un probabile ritorno all’utilizzo delle mascherine. L’obbligo scatta quando si superano i 200 casi a settimana ogni 100mila abitanti. Il tasso attuale è di 188, e anche i numeri delle ospedalizzazioni sono triplicate rispetto a inizio novembre.
Ma il Coronavirus non è l’unico fattore preoccupante, in quanto l’intensa influenza stagionale appare alquanto contagiosa. A rischio le pediatrie che segnalano un aumento di piccoli pazienti affetti da bronchiolite, causati dal virus respiratorio sinciziale, soprattutto in Usa, Francia, Germania e Belgio.
Bronchiolite
Negli Stati Uniti a novembre i letti dei reparti pediatrici erano già pieni. Boston e Salt Lake City hanno anche annullato gli interventi chirurgici programmati, ma la situazione non è lontana dall’Europa. In Germania, medico a capo della terapia intensiva pediatrica dell’ospedale universitario di Hannover, Michael Sasse, spiega con rammarico che molti bamnini stanno morendo per impossibilità a curarli.
Anche in Francia e Belgio sono nate polemiche per la situazione insostenibile e priva di interventi tempestivi. Anche se il virus respiratorio sinciziale dovrebbe toccare il picco alla fine dell’anno, la presenza dell’influenza stagionale e del Covid non rende semplice l’impresa. L’Europa, in questo scenario, raccomanda di “indossare mascherine ben aderenti, in particolare in ambienti affollati e chiusi con ventilazione inadeguata”.